Debutto col botto per Claudio Amendola, l’ispettore Guerrieri di ‘Nero a metà’

di Chiara Farigu

Un Claudio Amendola in grande spolvero ieri sera su Rai 1 nei panni dell’ispettore Carlo Guerrieri, il poliziotto che ha preso il posto del vice-commissario Loiacono dei Bastardi di Pizzofalcone, interpretato da un disincantato Alessandro Gassman. Nero a metà, questo il nome della nuova serie tv in sei puntate, ha fatto il debutto col botto, aggiudicandosi l’ascolto di oltre 6milioni di spettatori con uno share al 25.3%. A presentare la prima puntata, in coda al Tg1, lo stesso attore romano, testa calva e viso senza la classica barbetta dei due giorni per esigenze di copione, dopo un martellante trailer mandato in onda nelle scorse settimane che già tratteggiava il personaggio: poliziotto irreprensibile, padre innamorato e gelosissimo della sua unica figlia, Alba, medico legale del suo stesso commissariato di polizia, una vita privata in cerca di stabilità dopo la morte della moglie. Qualche segreto da svelare nel corso delle prossime puntate. A scompigliare le carte e le abitudini dell’ispettore, all’apparenza cinico ma ricco invece di umanità, l’arrivo di un giovane ma super-qualificato vice ispettore, di origini africane, col quale instaura da subito un rapporto conflittuale.
Un ruolo cucito su misura per il 55enne attore romano. Che non ha disdegnato le scene d’azione nonostante le raccomandazioni dei medici e della moglie Francesca Neri a non strafare dopo l’infarto che lo ha colpito proprio durante le riprese della fiction. Un infarto senza conseguenze, rassicura Amendola, che gli è servito a dare il giusto valore alle cose importanti della vita. Come il suo ispettore, ‘un personaggio all’antica che non si fa le canne’

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